Edificio SC
Profonda ristrutturazione di edificio residenziale, che da unifamiliare diviene trifamiliare, che pur accogliendo le implicazioni derivanti dalla pianta esistente il progetto non rinuncia ad introdurre un elemento nuovo che spezza la muratura sul lato sud. Suffragato da ragioni di ordine puramente funzionale, ossia di dotare il nuovo edificio di un ingresso indipendente per l’alloggio del piano secondo, l’intervento prevede di far slittare il corpo scale e ascensore fino al punto in cui il corrispondente volume emerge dall’involucro. Acquisendo così maggiore autonomia, questo elemento diviene una figura a tal punto connotata da assumere il profilo stilizzato Ad una situazione esistente di fronti anonimi, il progetto reagisce avvolgendo il vecchio edificio con un nuovo involucro murario, quasi una “casa dentro la casa”. Nel ridisegno dei fronti si vuol cogliere l’occasione per sviluppare le mutue relazioni tra l’edificio e l’ambiente naturale. Lungi dal perseguire un’inclinazione naturalistica o un intimismo localistico, il suggerimento implicito è di spostare l’attenzione prioritariamente sull’uso che si vuol fare della natura, assumendola da un lato come occasione di commentare gli spazi e soprattutto grazie all’impiego di grandi vetrate, trattando l’ambiente in termini estensivo-qualitativi, quale diaframma atto a garantire la visione da lontano; dall’altro sviluppare concetti di bioarchitettura nel prevedere forometrie di diverso taglio a seconda dell’orientamento dell’edificio e nell’utilizzo dei materiali di rivestimento per i lati ovest, nord ed est nonché nell’impiego della tecnologia del solare e del fotovoltaico.












